venerdì 17 luglio 2015

Recensione: The Program di Suzanne Young.

Buongiorno a tutti!
Eh sì, oggi è proprio un buongiorno dopo che finalmente sono riuscita a commuovermi per un libro. Questa è una data da segnare sul calendario perché è raro che accade. Dopo Proibito di Tabitha Suzuma, non pensavo di riuscirmi ad emozionare in quel modo con un altro libro.
Ebbene sì, è successo esattamente con The Program di Suzanne Young.

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Suzanne YoungChi è Suzanne Young?



Suzanne Young vive in Arizona e insegna inglese nelle scuole superiori. Quando non è impegnata a scrivere romanzi, colleziona ricordi da cui trarre ispirazione per le sue storie. The Program è il suo primo romanzo pubblicato in Italia.







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Titolo: The Program;
Autrice: Suzanne Young;
Pagine:400;
Casa editrice: DeAgostini;
Data d'uscita: aprile 2015;
Prezzo: 14,90 euro;
Genere: Young Adult, Distopico;
Voto: 
Trama: In un futuro non troppo lontano, la depressione si diffonde tra gli adolescenti come una pericolosa epidemia. Lo Stato ha indetto un programma per i ragazzi a rischio che "ripara" la memoria cancellando tutti i ricordi dolorosi. Sloane sa di essere un'adolescente a rischio: suo fratello si è appena suicidato e il suo fidanzato mostra i primi inequivocabili sintomi della depressione. Ma lei è pronta a tutto pur di evitare il programma e custodire così il ricordo delle persone che ha amato...

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Quando ho acquistato questo libro pensavo che mi avrebbe deluso, esattamente come i precedenti delle mie disavventure. Ero scettica anche nei primi capitoli, infatti, incominciavo a pensare che sarebbe stato noioso.
Non mi sono mai rimangiata la parola come lo faccio ora!
The Program è un libro struggente e meraviglioso, due ingredienti per rendere un romanzo perfetto secondo i miei gusti.

La società in cui vive la protagonista, ovvero Sloane, è tormentata dall'epidemia del suicidio, che si sta diffondendo tra gli adolescenti e quindi si decide di agire rimuovendo loro i ricordi infetti. 

"Vicino al telefono, in salotto, c'è un depliant del Programma (...) Per me quel volantino è una minaccia costante, un promemoria per cosa mi succederà se commetto un errore".

Partendo dai primi capitoli, capiamo subito che Sloane è fidanzata da ben due anni con James, ovvero il migliore amico di suo fratello Brady, il quale si è suicidato. Entrambi erano presenti quel giorno e nutrono un forte senso di colpa per non essere riusciti a salvarlo; entrambi, alle sue spalle, avvertono dei sentimenti forti per l'altro, ma non vogliono uscire allo scoperto per non deluderlo. La protagonista ci porta tra i suoi ricordi, facendoceli vivere in prima persona. Il dolore e la passione sono estremamente realistici e descritti in una maniera impeccabile, tanto da infondermi lo sgomento a ogni pagina sfogliata. 
Miller, invece, è il migliore amico di Sloane, ma anche lui si suicida perché Lacey (la sua ragazza) è stata internata e non si ricorda più di lui e dei momenti passati insieme. Proprio in questi capitoli James si ammala e viene internato. Il cuore della protagonista viene invaso dalla tristezza e la madre la segnala, facendola internare, ma prima di ciò, lei nasconde in un apertura del materasso la foto di James e suo fratello e l'anello che le aveva regalato il suo ragazzo.
Nel Programma tutti gli internati appaiono felici e lei stringe amicizia con Micheal Realm, un ragazzo che dice di essere un internato, ma in realtà si tratta di un istruttore che deve seguirla. Qui rivivrà tutti i suoi ricordi, ingurgitando ogni giorno pillole e le cancelleranno tutti i riferimenti a James, a suo fratello e dopo aver scoperto la verità su Realm, sarà proprio lui a cancellarle quel ricordo perché tra loro ci sono state effusioni di passione e ciò non doveva accadere: se Sloane avesse rivelato tutto, Realm sarebbe stato sospeso dal suo incarico e internato nuovamente nel programma. Quindi, in realtà, i ragazzi felici che circondavano la protagonista, erano tutti attori e complici di Micheal.
Quindi la frase che ritroviamo in copertina "Che cosa sei disposta a fare per salvare i tuoi ricordi?" è proprio un efficace riassunto di questo romanzo. I personaggi lottano per poter ottenere un briciolo dei loro ricordi, un briciolo di loro stessi.

"Inizio a piangere, perché mi manca James. Mi manco io. Vorrei che tutto tornasse com'era prima, e invece sto lentamente perdendo ogni cosa: sto assistendo alla mia morte".

All'interno della clinica vi è un'istruttore che si chiama Roger. Lui molesta le ragazze del Programma e in cambio da loro una pillola di colore viola, la quale può salvare un ricordo. Ciò succede anche a Sloane, la quale cerca di salvare la scena dove nasconde i suoi oggetti nel materasso.
Una volta eliminatele tutti i ricordi infetti, Sloane viene dimessa e frequentando la scuola apposita per i rientrati, ricomincia la sua vita d'accapo. Fa amicizia nuovamente con Lacey anche se non la riconosce e tra lei e James riscocca la scintilla, nonostante più volte il suo istruttore l'ha avvertita di non avvicinarsi a lui. Da questo momento in poi, Sloane inizia a ribellarsi con James, saltando le lezioni e scappando insieme a lui. Avvenimenti del passato si ripetono perché i sentimenti non possono essere cancellati, ma soprattutto ritrova la foto e l'anello: ciò infittisce il mistero sui suoi ricordi.
Sloane rincontra Realm, il quale le rivela alcune cose sul suo passato: inizialmente del suicidio del fratello, ma dopo un bacio travolgente le rivelerà che lei non lo ama perché ha sempre amato James.
Quest'ultimo e la protagonista si ritrovano perseguitati dal programma, perché stanno trasgredendo le regole e decidono così di scappare insieme. La sorella di Realm li aiuta e gli da delle valide indicazioni per poter fuggire, consegnandole una pillola arancione che potrebbe permetterle di ricordare qualsiasi cosa.
Ora Sloane ha la sua vita in mano, ma in quell'istante si rende conto che lei avrebbe ricordato, mentre James no: non ha senso ingurgitarla. La mette via e fugge, dove il loro amore non può essere distrutto.
Il romanzo si conclude con un epilogo, dove Realm è in una clinica a ripetere la stessa pantomima che aveva recitato con la protagonista, con un unico imprevisto. Invece di chiamare la ragazza Alyson, la chiama Sloane. Ciò ci fa capire, che nonostante fosse tutta una recita, lui la ama davvero.

Questo libro mi ha davvero emozionato, mi ha travolta e mi ha scosso l'animo. Non pensavo che sarebbe arrivato a questo punto, ma la cosa che mi ha sorpresa di più è il messaggio che lancia. I ricordi possono essere cancellati, ma i sentimenti continuano a insinuarsi all'interno di noi stessi. Bisogna dare ascolto al proprio cuore e non far prevalere la razionalità, anche se questo spesso vuol dire soffrire; bisogna vivere ogni attimo con intensità, quasi come se fosse l'ultimo.
Amo questo libro ed è sicuramente il primo scritto al presente, tra quelli che ho letto, che è riuscito a colpirmi così nel profondo.
Spero di non avervi annoiato e alla prossima recensione!
Maryleescence.

domenica 12 luglio 2015

Recensione: I dolori del giovane Werther di Johan Wolfgang Goethe.


Buon pomeriggio mie cari!
Ora che gli esami sono andati via per sempre mi rilasso totalmente tra dormire, leggere e scrivere. Per me, il magico trio. Ho tantissimi libri da recuperare, sento che sarà un lungo inverno! 
Oggi vi recensirò un libro che per alcuni è deprimente al massimo, ma per altri invece è un capolavoro della letteratura tedesca, ovvero I dolori del Giovane Werther di Johan Wolfgang Goethe.


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Chi è Johan Wolfgang Goethe?

Egli è stato uno scrittore di fine ‘700, nato a Francoforte, considerato un precursore del movimento romantico Tedesco. Aiutato dalla madre, giovane e intelligente, mostrò genialità precoce, imparando facilmente più lingue, e scrivendo prestissimo per il teatro delle marionette (dove poté conoscere, tra l'altro, la popolare leggenda del dottor Faust). Tra il maggio e il settembre 1771 Goethe fu a Wetzlar e là si innamorò di Charlotte Buff. Di ritorno a Francoforte, traspose quell'amore irrealizzabile nel romanzo epistolare "I dolori del giovane Werther". Il travolgente successo internazionale di quest'opera, e lo scandalo da essa suscitato, fecero di Goethe il dominatore incontrastato della scena letteraria tedesca. Morì a Weimar il 22 marzo 1832.





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Titolo: I dolori del giovane Werther
Autore: Johan Wolfgang Goethe;
Pagine: 127;
Casa editrice: Newton Compton Editori;
Prezzo: 0.99 euro;
Genere: Drammatico, Romantico;
Voto:







Trama: Werther, giovane artista, si rifugia in campagna e incomincia a conoscere i luoghi e a stringere contatti occasionali con la gente del posto. Ad un ballo incontra Carlotta, una giovane di animo nobile, fidanzata con Alberto, un uomo riflessivo e razionale, quasi l'opposto di Werther, emotivo e passionale. Nel momento dell'incontro tra Werther e Carlotta, Alberto è lontano da casa e ciò consente a Werther di frequentare assiduamente Carlotta. La bellezza della ragazza e il clima affettivo che lei riesce a creare intorno a sé colpiscono profondamente l'animo artistico di Werther, che finisce per innamorarsene follemente. Consapevole che si tratta di un amore proibito e non corrisposto, al ritorno di Alberto, che gli dimostra peraltro rispetto e cordialità, Werther decide di andarsene da quel luogo al seguito di un ambasciatore. Cerca di soffocare i suoi sentimenti per Carlotta rivolgendosi ad altre figure femminili, ma l'ambiente meschino e perbenista con cui viene a contatto lo rendono sempre più insofferente verso il suo incarico, e date le dimissioni, ritorna a Wahleim dove nel frattempo Carlotta si è sposata con Alberto. La passione amorosa per Carlotta non è più contenibile, il cuore di Werther è straziato, il giovane non riesce più a reprimere il suo sentimento. Carlotta ne ha paura e lo allontana chiedendogli di non farle più visita prima della vigilia di Natale. Senza l'amata, Werther non riesce a concepire più alcun futuro e comincia ad insinuarsi in lui l'idea del suicidio. Una sera, trasgredendo al comando e approfittando dell'assenza di Alberto, Werther fa visita a Carlotta e le legge dei versi da "I canti di Ossian" e, lasciandosi prendere dalla passione, la bacia. Carlotta sente che sta per cedere a quell'amore travolgente e con fatica lo respinge. Werther, dopo averle scritto un'ultima lettera appassionata, attua il suo progetto di suicidio sparandosi un colpo alla testa.


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Ho studiato a scuola l’autore e l’opera e mi incuriosirono parecchio. Comprai quel piccolo libriccino e lo finì in un giorno. Mi aveva catturato, aveva afferrato il mio cuore e l’aveva buttato a mare. Sì, perché oltre che essere romantico e passionale e struggente e deprimente.



“Un brivido mi corre nelle vene, quando per caso le mie mani sfiorano le sue, quando sotto la tavola i nostri piedi di toccano. Mi ritraggo come dal fuoco, mentre una forza misteriosa mi spinge di nuovo avanti; e una vertigine prende tutti i miei sensi. Ma la sua innocenza, la sua anima pura le impediscono di comprendere come queste piccole familiarità mi turbino. Se, mentre parliamo, la sua mano si posa sulla mia, se nella foga della conversazione mi si avvicina tanto che il suo divino alito sfora le mie labbra, mi sento sprofondare, come colpito da un fulmine.”


La felicità, l’eccitazione, l’atmosfera paradisiaca, sono correlati alla fase dell’innamoramento. Ed è normale, quando si è presi tantissimo da una persona si tende sempre a vedere la vita in modo più allegro. La si immagina e si desidera più di ogni altra cosa. Tutto viene amplificato, non si vedono mai i difetti di quella persona, si è presi dai pregi e dall’aspetto fisico. Ed è esattamente così che si sentiva Werther quando stava o parlava con Carlotta. Lei era la sua regina, la sua musa, la cetra che faceva suonare le corde del suo amore. Al di là delle difficoltà (Carlotta stava con Alberto) il suo amore era forte, rosso acceso. Questo amore rendeva vivo il Werther.



“Ma è proprio necessario che quello che forma la felicità dell’uomo sia nello stesso tempo l’origine della sua miseria? Quel pieno e caldo sentimento del mio cuore per la viva natura, che mi riempiva di gioia e ha trasformato il mondo che mi circonda in un paradiso, deve ora mutarsi in una tortura intollerabile, in uno spirito tormentatore che mi insegue dappertutto?”


Purtroppo è questa l’altra faccia della medaglia. Perché si sa, l’amore non è rosa e fiori, non è vivere per sempre felici e contenti. 
Amare qualcuno significa entrare in un campo di battaglia e non uscire più. Lottare, ricevere e dare pugni, andare al tappeto, rialzarsi e ricominciare. Vincere, perdere. Amore significa anche dolore, lacrime, disperazione, odio. Ѐ, probabilmente, il sentimento più complesso e ricco di sfumature che esista al mondo. Un sentimento che rende il mondo un paradiso colmo di fiori e bontà, ma che allo stesso tempo lo rende un inferno pieno di diavoli
pronti a torturare. Il Werther comprese benissimo la sua situazione e, come qualcuno, non riuscì a trovare una via di fuga. Amare Carlotta ma reprimere i suoi sentimenti a causa di Alberto oppure renderli noti e liberarsi di un peso? Il finale già lo conoscete. 
Ho amato tantissimo questo libro, ma non apprezzo il finale. Per natura mia, reputo il suicidio una scelta insensata e anche abbastanza idiota. Per quanto un amore faccia soffrire, se non è ricambiato ancora 
peggio, bisogna andare avanti. 
Raccogliere le forze e andare avanti, perché l’amore, nonostante sia un sentimento grande e tumultuoso, non è l’unica gioia della vita.

Jamie.

mercoledì 8 luglio 2015

Recensione: Ricordati di sognare di Rachel Van Dyken.

Buona sera!
Il caldo mi sta veramente soffocando. Opprime soprattutto quando le giornate sono accompagnate da letture poco gradevoli e ti chiedi come alcune case editrici possano aver pubblicato libri che in realtà sono orrendi. Detto come va detto, ho dei gusti molto difficili e nuovamente mi ritrovo a leggere libri che pensavo inizialmente fossero dei capolavori, quando invece si rivelano alquanto banali. Se qualcuno si è perso le mie disavventure con altri libri del genere, vi invito a leggere il post intitolato Shopping and News Time #2.
Ebbene sì, cari amici di Profumo d'Inchiostro, sto parlando di Ricordati di Sognare di Rachel Van Dyken, ma vi presento subito i dati principali che accompagneranno questa recensione.

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Chi è Rachel Van Dyken?



Dopo aver raggiunto i vertici delle classifiche del «New York Times» e di «USA Today», Rachel Van Dyken si è imposta come scrittrice di rilievo nel panorama della narrativa americana e i suoi romanzi sono richiesti a gran voce dal suo immenso pubblico di lettori.












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Titolo: Ricordati di Sognare (Ruin #1);
Autrice: Rachel Van Dyken;
Pagine: 336;
Casa editrice: Nord;
Prezzo: 16,40 euro (cartaceo);
Genere: New Adult;
Voto:

Trama: Per due anni, è come se non avessi vissuto; ero persa in un baratro di dolore, da cui credevo non sarei più riemersa. Poi ho incontrato Wes Michels. Lui è il raggio di sole che ha squarciato le tenebre della mia esistenza, la luce che mi ha ridato la speranza e la forza di ricominciare. Mi sono affidata ciecamente a lui, anche quando tutti mi dicevano di non farlo: Wes è troppo ricco, troppo impegnato a diventare la nuova stella del football e, soprattutto, troppo corteggiato per rimanere fedele a una ragazza come me. Non sanno quanto si sbagliano. Non conoscono il suo cuore e sono all’oscuro del suo segreto. Su una cosa però avevano ragione: non avrei dovuto innamorarmi di lui. Ho paura che, se resterò ancora una volta sola, sprofonderò di nuovo nel baratro. Perché adesso so che ogni giorno passato con Wes potrebbe essere l’ultimo…
Letto, riletto, commentato e consigliato da legioni di fan in tutto il mondo, Ricordati di sognare è un romanzo struggente e carico di speranza. Perché quella fra Kiersten e Wes è una storia d’amore unica come ogni storia d’amore, e universale come solo le grandi storie d’amore sanno essere.

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Ricordati di Sognare è il primo volume della serie Ruin. Ritrovandomi davanti alla trama e alla descrizione dell'autrice mi sarei aspettata un libro meraviglioso ed emozionante, invece, mi ha totalmente deluso. 

"Ricordati di sognare è un romanzo struggente...".
A mio parere è stato tutt'altro che struggente: il dramma non è palpabile neanche con un dito. Il libro narra della storia di Kiersten Rowe, una ragazza al primo anno di università, e Weston Miller, un ragazzo all'ultimo anno, popolare e giocatore della squadra di football. Lei soffre di terrori notturni e fa uso di antidepressivi, lui invece è malato di cancro, ma solo nei capitoli finale lei lo scopre, nonostante i sintomi siano evidenti. Tra loro scocca quella che è la fatale scintilla e lui cerca di farle vivere il presente, liberandola da quelle che sono le sue insicurezze e la sua negatività; lei, invece, fa vedere a Weston un lato diverso della vita: lui è il rinomato conquistatore della scuola e poco serio con le ragazze, mentre con Kiersten incomincia a comportarsi in un modo diverso. Insieme stillano una lista di cose che la ragazza deve fare prima di morire e Weston le promette che le farà avverare tutte per renderle l'esistenza migliore. Nei capitoli finali, però, la malattia del giocatore di football sembra peggiorare e quindi viene ricoverato e operato. Per miracolo, il cancro si riduce notevolmente e sopravvive, riprendendo in mano la sua vita con la consapevolezza che l'anno dopo avrebbe sposato la donna dei suoi sogni: Kiersten.

La trama appare un susseguirsi di emozioni ed è realmente struggente come viene anticipato; anche il prologo da la stessa sensazione e, infatti, mi ha folgorato completamente. Iniziando a leggere il primo capitolo, però, l'illusione di aver trovato un libro che potesse piacermi, decade improvvisamente, come se si fosse rotto una sottospecie d'incantesimo. Infatti, la narrazione risulta molto infantile e vi è la descrizione di situazioni del tutto irrealistiche! Capisco l'ottimismo che la scrittrice vuole infondere, ma credo che in un libro con una trama del genere, la realtà vada sicuramente mostrata.

La prima scena irrealistica la ritroviamo già all'inizio del romanzo, esattamente quando i due protagonisti s'incontrano per la prima volta. Ciò avviene nel corridoio dell'università, scontrandosi, ma purtroppo, si tratta di un evento già visto e rivisto. Vi propongo così un estratto per difendere la mia supposizione.

"(...) Finii per sbattere contro un albero.O almeno contro quello che avrei detto fosse un albero.Solo che gli alberi non erano così caldi.E non avevano uno, due, tre, quattro, sei... santo cielo, otto? Otto tasselli addominali? Ma poi, soprattutto, stavo davvero toccando gli addominali di qualcuno? E non solo, li stavo pure contando. Avevo palpato ogni singolo centimetro di quei muscoli scolpiti e la mia mano ancora non ne voleva sapere di staccarsi dalla pancia di quel tipo".
Credo che una qualsiasi persona normale di questo universo, quando incontra una persona, magari anche scontrandosi, non tocca sicuramente gli addominali di uno sconosciuto. Non solo è una scena irrealistica, ma anche del tutto infantile.
Un'altra la ritroviamo anche alla fine del libro, dove Kierstern, poiché Weston deve operarsi e le ha fatto la proposta di matrimonio il giorno prima, si presenta in ospedale vestita da sposa (ricordo ai lettori che si sarebbero dovuti sposare l'anno dopo).
Ovviamente sono certa che tutte le donne di questo mondo, mentre il loro fidanzato potrebbe morire durante l'operazione o ancora peggio morire a causa del cancro, si presenterebbero in ospedale vestite da sposa. Ma sì, certo, invece di piangere e soffrire per la situazione dell'altra metà, tutte si vestirebbero come se fossero pronte per un matrimonio. 
Vi  propongo nuovamente un'estratto.


"Dopo dieci minuti arrivò anche Kiersten. Indossava un abito bianco. «Scusa, ma in così poco tempo non sono riuscita a trovare niente di meglio.»«Quello è un...»«Abito da sposa. Ho pensato che potesse esserti d’ispirazione. Così adesso mi potrai sognare vestita di bianco. Sognerai di togliermi il vestito e poi mi chiederai di sposarti e io ti dirò sì.»«Vieni qui.» Aprii le braccia e la strinsi a me. «Ti amo, agnellino mio.»«Anch’io ti amo, lupo (...)".

A parte i nomignoli che utilizzano per chiamarsi, i quali li fanno sembrare due bambini delle elementari, lei afferma che non è riuscita a trovare nulla di meglio. A questo punto mi sorge spontanea una domanda: l'autrice ha forse idea di che cos'è un abito da sposa? Ma non è finita qui! Kiersten dice che lui sognerà di toglierle il vestito e di chiederle di sposarla. Mi sembra ovvio che prima di fare una proposta di matrimonio bisogna togliersi i vestiti!
Ribadisco, questo romanzo è assolutamente irreale e banale!
Per non parlare delle numerose contraddizioni! Weston dice di essere cambiato e di non essere più il ragazzo di prima che pensa al sesso e prende in giro le ragazze. Improvvisamente qualche capitolo dopo, magicamente, afferma di voler saltare addosso a Kiersten e di volerle strappare i vestiti. 
Potete così capire che un libro del genere è illeggibile! Il cancro e la depressione vengono descritti quasi come se i due protagonisti avessero l'influenza o come se fosse tutto un ridicolo gioco!
Ciò che mi ha portato alla sua fine è stata solo la speranza di un miglioramento che magari mi avrebbe portato a sognare ed, invece, non è stato così. Mi sto ancora profondamente chiedendo come un libro del genere possa essere diventato un bestseller! Ciò ci fa anche comprendere come le case editrici italiane si tuffino ciecamente nel guadagno, tralasciando il fatto che libri del genere possono essere sgraditi.
Credo che non leggerò il continuo di questa serie, Ricordati di Sognare basta e avanza. Forse un'altro libro di Rachel Van Dyken sì, sperando che sia migliore di questo.
Alla prossima recensione!
Maryleescence.




martedì 7 luglio 2015

Recensione: L'altra Verità. Diario di una diversa di Alda Merini.

Buona sera cari mangia libri!
Siamo tornate con una nuova recensione dopo forse milioni di anni che non aggiornavamo! Finalmente abbiamo finito gli esami e siamo pronte a rituffarci tra i post del nostro blog. Volevo, dunque, parlarvi di un libro, che tra l'altro ho presentato anche nel mio percorso d'esame, intitolato L'altra verità. Diario di una diversa di Alda Merini.

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Chi è Alda Merini?




Alda Merini nasce il 21 marzo del 1931 a Milano così come sancisce anche la sua poesia "Sono nata il ventuno a primavera" della raccolta Vuoto D'amore. Esordisce a soli 15 anni e viene internata nell'ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano fino al 1972 a causa di un disturbo bipolare. In seguito, quando anche il suo secondo matrimonio fallisce, rivive gli orrori dell'ospedale psichiatrico ma questa volta di Taranto. Muore poi il 1 novembre del 2009 a causa di un tumore osseo.






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Titolo: L'altra Verità. Diario di una diversa;
Autrice: Alda Merini;
Pagine: 158;
Casa editrice: Rizzoli;
Data d'uscita: 1986;
Prezzo: 7,65 euro;
Genere: autobiografico;
Voto: 

Trama: Un alternarsi di orrore e solitudine, di incapacità di comprendere e di essere compresi, in una narrazione che nonostante tutto è un inno alla vita e alla forza del "sentire". Alda Merini ripercorre il suo ricovero decennale in manicomio: il racconto della vita nella clinica psichiatrica, tra elettroshock e autentiche torture, libera lo sguardo della poetessa su questo inferno, come un'onda che alterna la lucidità all'incanto. Un diario senza traccia di sentimentalismo o di facili condanne, in cui emerge lo "sperdimento", ma anche la sicurezza di sé e delle proprie emozioni in una sorta di innocenza primaria che tutto osserva e trasforma, senza mai disconoscere la malattia, o la fatica del non sentire i ritmi e i bisogni altrui, in una riflessione che si fa poesia, negli interrogativi e nei dubbi che divengono rime a lacerare il torpore, l'abitudine, l'indifferenza e la paura del mondo che c'è "fuori".

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Quando acquistai questo libro, forse già sapevo che mi avrebbe toccato davvero nel profondo. Infondo, esso parla della storia di una donna sensibile, ma allo stesso tempo forte da superare gli orrori dell'ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano. 

"Per tutto il giorno non ci facevano fare nulla, non ci davano né sigarette né cibo al di fuori del pranzo e della cena; e vietato era anche parlare".

Alda Merini descrive il manicomio come un luogo in cui il tempo si dilata notevolmente e dove parecchie violenze ricadono sulla vita dei pazienti. In primis ritroviamo l'elettroshock, la forma più comune di brutalità all'interno di questi edifici, ma solo leggendo tra le pagine di questo libro si può realmente comprendere il dolore che veniva inferto. La scrittrice dichiara anche di essersi ritrovata spesso legata a letto con delle fascette alle mani e ai piedi: ciò ci da l'idea dei metodi disumani utilizzati all'interno dei manicomi. 
Il personale medico è svariato, ma loro non sembrano al quanto importarsi di quella che è la situazione dei loro pazienti, anzi spesso godono nel vederli soffrire. Riporta anche episodi in cui delle infermiere s'imbellettano e si depilano le gambe sul posto di lavoro.

"La Capa, poi, era un vero mostro di scelleratezza. Dotata di eccezionale bellezza, il che non le toglieva nulla dell'inferno dal quale proveniva, si divertiva un mondo vedere soffrire i pazienti sotto l'effetto di forti terapie".

A rischiarare l'ambiente, però, arriva il dottor G., un freudiano convinto di curare i disturbi mentali attraverso la psicanalisi, il quale ipotizza che la scrittrice è vittima di un trauma infantile. Con lui si apre e instaura buonissimi rapporti, poiché appare l'unico medico in grado di ascoltare i propri pazienti.
Per quanto riguarda la dimensioni degli affetti, ad  Alda Merini sono concessi rientri a casa, ma viene allontanata dalle sue figlie e completamente abbandonata da suo marito Ettore Carniti, un uomo geloso che quando rincasa ubriaco la picchia, facendola cadere in profonde crisi depressive. Lui le dice di essersi stancato di lei e che la creatura appena nata non le appartiene. Costringe, così, la scrittrice ad allontanare la bambina e a ritornare in manicomio.
Nonostante il disaggio provato all'interno di questo luogo ostile,  Alda si innamora di Pierre, uno dei pazienti, ma il loro amore sentimentale e semplice da alla luce anche una bambina. Sfortunatamente, Pierre viene trasportato in un cronicario e lei scappa dall'ospedale psichiatrico per raggiungerlo.
Nelle pagine finali del libro si possono trovare delle lettere che la scrittrice ha indirizzato a Pierre e io vorrei presentarvi la mia preferita:


 "Amore mio,  vorrei che tu venissi a vedermi stasera qui, nel mio lettino tutto bianco. E sto pensando a te. Sto pensando alle rose rosse che mi hai dato ieri. Ho qui davanti una rivista ma non la leggo. Il pensiero di te mi appaga molto di più (…)
Oh, se ti avessi qui vicino, contro il mio grembo! oh, l’amore è fatto anche di questo, e perciò ti bacio e ribacio sui tuoi bei capelli neri. O Pierre, basterebbe poco a morire. Vivere qui dentro è terribile, e io, morta, volerei da te per sempre (…)
Mi ami tu? Non mi hai ancora mandato un biglietto, ma io ogni sera ti scrivo lunghissime lettere, Pierre, e su quelle lettere piango. L’infermiera quando vede le mie lacrime pensa che io sia depressa. E invece no; piango di gioia e piango di amore perché io e te siamo due esseri felici nella nostra nudità (…)È possibile, Pierre, scrivere di queste lettere in manicomio?Ma quanta pace c’è qui dentro. E poi, nessuno che ti guardi e ti ascolti. Oh, sì, Pierre, proprio qui dentro, credimi, è venuto il momento di amarci."

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Questo libro mi ha lasciata completamente a senza parole, non solo per la storia toccante, ma anche per come viene presentata dalla stessa autrice. Né parla in modo profondo e sicuramente è un'autobiografia scritta in un modo impeccabile. Ho trovato le lettere dedicate a Pierre davvero molto sentimentali e dolci, scritte da un animo così nobile e profondo. Credo che rivivere gli orrori e le violenze del manicomio attraverso un libro sia un modo per non dimenticare: non bisogna ritornare al passato e ricommette un errore simile. La diversità non conta, siamo tutti esseri umani ugualmente fragili.
Spero di avervi appassionato a questa autrice e se è stato così vi invito a visitare il sito ufficiale di Alda Merini, coniato dalle figlie Emanuela, Barbara, Simona e Flavia in ricordo della loro madre.
Alla prossima recensione!
Maryleescence.

giovedì 22 gennaio 2015

Shopping and News Time #2

Salve a tutti amici di Profumo D'Inchiostro!
Nonostante la mia ecatombe di impegni scolastici, non ho mai smesso di pensare a voi e dunque volevo parlavi di due ultime mie letture che non sono riuscita ad ultimare e che per le quali mi servirà una bella e propria benedizione!

Le mie ultime letture sono state:
- I Cento Colori Del Blu di Amy Harmon;
- Il Tuo Meraviglioso Silenzio di Katja Millay.

Vi chiederete dunque il perché della mia scelta di aggiornarvi su ben due libri non terminati per giunta. Oltre al poco tempo a disposizione, ho trovato questi libri (fino ai capitoli a cui sono giunta e qui la mia reputazione cala a picco) veramente pietosi.
Leggendo alcune recensioni e mi aspettavo due libri completamente fantastici e coinvolgenti, quando invece si sono trasformati solo nel mio peggiore incubo. Ovviamente, appena troverò il coraggio di arrivare alla fine di questi due romanzi, sicuramente vi presenterò una recensione dettagliata sul perché io li reputi essenzialmente orribili ( forse I Cento Colori Del Blu è ancora salvabile rispetto a Il Tuo Meraviglio Silenzio).

Bando alle ciance! Voglio aggiornarvi anche su un mio ultimo acquisto che mi sembra veramente interessante!

Shopping Time.


Titolo: Ricordati di sognare;
Autrice: Rachel Van Dyken;
Casa editrice: Nord;
Genere: narrativa;
Trama: Per due anni, è come se non avessi vissuto; ero persa in un baratro di dolore, da cui credevo non sarei più riemersa. Poi ho incontrato Wes Michels. Lui è il raggio di sole che ha squarciato le tenebre della mia esistenza, la luce che mi ha ridato la speranza e la forza di ricominciare. Mi sono affidata ciecamente a lui, anche quando tutti mi dicevano di non farlo: Wes è troppo ricco, troppo impegnato a diventare la nuova stella del football e, soprattutto, troppo corteggiato per rimanere fedele a una ragazza come me. Non sanno quanto si sbagliano. Non conoscono il suo cuore e sono all’oscuro del suo segreto. Su una cosa però avevano ragione: non avrei dovuto innamorarmi di lui. Ho paura che, se resterò ancora una volta sola, sprofonderò di nuovo nel baratro. Perché adesso so che ogni giorno passato con Wes potrebbe essere l’ultimo… Letto, riletto, commentato e consigliato da legioni di fan in tutto il mondo, Ricordati di sognare è un romanzo struggente e carico di speranza.


Questo meraviglioso romanzo è uscito esattamente oggi - 22 Gennaio 2015 - per la casa editrice Nord. Devo essere sincera che la trama mi ha letteralmente folgorata, tanto che non ho resistito e mi sono fiondata a comprarlo, sperando che non mi deluda come gli altri due. Beh, incrocio le dita!
Alla prossima recensione!
Maryleescence.

mercoledì 26 novembre 2014

Recensione: Ragione e Sentimento di Jane Austen (Finalmente!)

Buona sera amici di profumo d'inchiostro!
Lo so, lo so... avrete pensato che vi abbiamo abbandonati, ma non è assolutamente così! Non abbiamo smesso di pensarvi neanche un attimo! L'unico problema è la scuola, poiché quest'anno è molto più impegnativa e ci ritroviamo tutti i giorni con la testa sui libri.
Ma tralasciando questo piccolo trafiletto, oggi volevo proporvi una recensione di un classico che ha fatto emozionare e che continua a fare emozionare parecchie persone nonostante siano passati circa due secoli dalla sua pubblicazione: Ragione e Sentimento di Jane Austen.


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Chi è Jane Austen?

Jane Austen è stata una scrittrice britannica, figura di spicco della narrativa preromantica nonché tra le autrici del panorama letterario inglese più famose e conosciute al mondo. Nata il 16 Dicembre del 1775, trascorse la sua vita con la sua con la sua famiglia, poiché non si sposò mai, ma al suo fianco rimase sua sorella. Morì il 18 giugno del 1817, ma tra le sue numerose opere spiccano i nomi di Ragione e Sentimento, Emma e Orgoglio e Pregiudizio.





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Titolo: Ragione e Sentimento;
Autrice: Jane Austen;
Pagine: 416;
Casa Editrice: Mondadori;
Data d'uscita: 1811;
Prezzo: 9,50 euro;
Genere: Romanzo, Sentimentale;
Voto: 

Trama: Come gli altri maggiori romanzi della Austen, descrive le vicende di un'anima ingenuamente romantica che, attraverso l'esperienza, giunge a comprendere infine la realtà dell'esistenza. Protagoniste sono le giovani sorelle Dashwood, Elinor e Marianne, che, alla morte del padre, sono costrette a fare i conti con le ristrettezze economiche nella loro nuova e modesta casa nel Devonshire. Qui conosceranno le pene e le gioie dell'amore e, imparando a conciliare la ragione con il sentimento, diventeranno donne. Attorno a questo processo di maturazione la Austen tesse una trama piena di grazia e ironia, in cui con la sua elegantissima prosa riesce ad analizzare e descrivere con straordinaria sottigliezza il contrasto e il dissidio tra istanze psicologiche e morali.


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Prima di iniziare a commentare questo romanzo, credo sia importante capire il motivo della determinata ambientazione, ma soprattutto i personaggi principali che rendono viva questa storia, la quale per vari aspetti viene considerata sentimentale. Quando Jane Austen ha contribuito a quelle che vengono chiamate "Novels of Manners" ovvero proprio quel tipo di storia in cui vi è un vero e proprio nesso con le buone maniere. Queste storie vengono ambientate in campagna e presentano varie occasioni d'incontro tra i personaggi, come per esempio i balli o semplicemente una chiacchierata davanti a un bel thè caldo. Jane Austen sembra riprendere molto queste ambientazioni, dove appunto il dialogo diventa una parte importante della storia; esattamente dove vengono narrati anche vari pettegolezzi.


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Passiamo ora a descrivere le due sorelle che tanto ci hanno fatto sognare. Elinor Dashwood è la parte più razionale del romanzo e ho trovato il suo personaggio molto interessante. Infatti, è invidiabile la sua capacità di non eccedere nell'amore o nelle gioie, come solo un vero sapiente - come dice il famoso Seneca - saprebbe fare. Nel suo animo è come se tutto avesse un equilibrio e riuscisse così, a tenere sotto controllo tutte le situazioni che ostacolano il suo cammino. S'innamora del fratello di sua cognata Fanny, ovvero Edward Ferras, ma verrà ben presto a sapere che lui è fidanzato da ben quattro anni con Lucy Steele e nonostante ciò, non eccede nel dolore e cela il segreto all'interno del suo cuore. Il fato, infatti, le sarà riconoscente poiché Edward smetterà di amare Lucy e tornerà da Elinor, sposandola. Ed è così che grazie alla ragione che la contraddistingue è riuscita a raggiungere l'obiettivo di sposare l'uomo che tanto amava, ma purtroppo non sarà lo stesso per la sorella Marianne Dashwood, la quale rappresenta tutte le emozioni di questa vicenda. Lei eccede in ogni gioia e soprattutto in amore. Se vogliamo proprio semplificare la situazione possiamo vederla come la sognatrice del libro, la quale grazie al suo carattere sentimentale, riesce a rendere questo romanzo più interessante ed emozionante. Forse per lei, però, è stata una vera e propria pecca. S'innamorerà di John Willoughby, il quale sembra condividere con lei la maggior parte delle sue passioni, ma la illuderà, lasciandola e sposando Sophia Grey, un'ereditiera. Marianne eccederà nel dolore, cadendo in un'angusta depressione fatta da continui pianti angosciosi. La troppa sensibilità la porterà, infatti, a sposare un uomo che neanche lontanamente pensava di vedere nel proprio futuro: il colonnello Brandon, il quale già ammirava da tempo la ragazza.


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Ho trovato questo libro davvero molto scorrevole e semplice da leggere, probabilmente adatto a tutti quelli che vogliono cimentarsi in un classico. Scritto in un modo impeccabile e ricco di ironia, il quale è un concetto assolutamente positivo e che è servito a dare al romanzo un tocco di leggerezza e spensieratezza. Il particolare che non mi ha fatto inserire ben cinque nuvolette è il fatto che sia un libro un po' troppo statico e poco sbilanciato, ma è semplicemente un fatto soggettivo poiché io preferisco storie con più intrighi e molto più drammatiche. Ho adorato il contrasto tra Elinor e Marianne e credo che riprendano un po' la nostra situazione di quando la ragione ci dice compiere un determinato atto e il cuore invece c'impone il contrario; è difficile scegliere, ma Jane Austen sembra quasi propensa a farci capire che forse la ragione è sempre la strada giusta anche se spesso può sembrare sbagliata. La cosa che mi ha stupito molto è stata l'indipendenza di queste donne all'interno di questa storia e di come il loro rapporto con gli uomini sia bilanciato; è stato un particolare che ho molto apprezzato, anche se non sono molto d'accordo ai matrimoni compiuti per la ricchezza. In compenso ho amato questa storia e il personaggio che mi è piaciuto di più in assoluto è stata Marianne; l'ho trovata molto meno statica e forse l'unica in grado di fuggire dalla realtà che la circondava attraverso i profondi sentimenti che la caratterizzavano.

Maryleescence.


giovedì 11 settembre 2014

Esperienze Time#1

Buon pomeriggio cari lettori!
Mancano pochi giorni all'inizio della scuola e ovvero alla mia fine. Non ho ancora terminato i compiti delle vacanze e quindi posso ritenermi spacciata! Sinceramente la mia voglia di fare i compiti è partita per un viaggio molto lontano e non so se tornerà entro il 15 settembre, ma questi sono solo piccoli e futili dettagli della mia vita catastrofica.
Oggi sono qui per raccontarvi la mia esperienza di circa tre mesi su due siti molto popolati che riguardano il mondo della letteratura: EFP Fanfiction e Wattpad.

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Premetto che questa sarà anche una piccola recensione riguardo ai loro sistemi. Come vi ho già detto mi sono iscritta circa tre mesi fa, semplicemente perché avevo voglia di condividere la mia passione, ma soprattutto per mettermi alla prova e vedere cosa mi sarebbe capitato se avessi pubblicato un libro. Ho postato ben due storie: una fanfiction e un racconto a capitoli horror; inoltre ho pensato bene di pubblicare anche alcune delle mie poesie che scrivo solo quando sono davvero ispirata. 
In compenso ho potuto notare che il mondo di Wattpad è più libero rispetto a quello di EFP, semplicemente perché le categorie di genere sono molto più ampie e credo che questo sito sia una buona rampa di lancio nel mondo dell'editoria. Puoi scegliere la copertina del tuo romanzo e soprattutto ha un interfaccia molto semplice e facile da utilizzare. Inoltre, si tratta di un vero e proprio social network dove puoi parlare con gli altri autori e perché no, pubblicizzare la tua storia al meglio. Questa cosa l'ho apprezzata molto perché credo sia più facile socializzare in questo modo. Non ci troppe regole che vincolano l'autore, anzi lo lasciano libero di scegliere il tema che più gli piace senza censure, ma una cosa che ho davvero apprezzato è il concorso che fanno con le storie in lingua inglese, dove puoi vincere un vero e proprio contratto editoriale. Sarebbe una cosa fantastica se lo facessero anche con le storie italiane, ma ricordo che siamo in Italia, paese in cui le case editrici non amano realmente gli ebook.
EFP, invece,  è un sito molto meccanico, infatti per poter postare la propria storia bisogna compilare un lungo modulo e in seguito, bisogna decidere l'html, ma soprattutto per essere iscritti bisogna essere maggiorenni. Trovo però che le recensioni siano molto professionali, anche se a volte forse fin troppo e le persone spesso tendono ad esagerare. Non è un social network e credo che questo renda molto difficile la socializzazione, ma è comunque semplice da utilizzare. Una cosa che semplicemente ho odiato è che ci sono troppe regole che non vengono per niente rispettate. Per chi è onesto EFP può sembrare decisamente una dittatura!

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Ritornando alla mia esperienza, i problemi sono iniziati quando ho postato la mia storia horror; direi che sono tutti associati a EFP. Su questo sito ho ricevuto circa 26 recensioni su 12 capitoli ( poiché devo ancora terminarla), tra cui 2 neutre e 1 negativa. Tutti e tre mi dicevano che la mia storia non aveva senso e che il personaggio ( solo perché è un assassino con una doppia personalità e che quindi tende a pentirsi dei reati commessi) non si regge in piedi. Per poi non parlare del loro modo di pavoneggiarsi inserendo nelle critiche delle frasi di autori famosi per farmi sentire ancora più calpestata di quanto non lo ero già. Io sinceramente accetto le critiche perché credo che loro siano in grado di farci svegliare dalla nostra euforia e ho risposto gentilmente a quasi tutte quelle ricevute, tranne una dove mi sono sentita realmente attaccata. Sempre in queste tre critiche ho letto che trovavano parecchi errori e che il mio modo di scrivere non andava bene per il genere che trattavo. Nello stesso tempo mi hanno recensito altre persone dicendomi che non trovavano neanche un errore ed erano sbalordite da ciò. Per questo motivo ho precedentemente detto che spesso gli autori delle recensioni esagerano.
Per quanto riguarda la mia esperienza su Wattpad, credo sia stata decisamente migliore. Non ho pubblicizzato la mia storia ed eppure in poco tempo è giunta a 8649 visualizzazioni, 299 voti e 52 commenti. Tutti mi hanno commentato positivamente e non ho ricevuto neanche una critica. Inoltre sono tutti gentilissimi e ho trovato molte persone che condividono i miei stessi interessi. Sono davvero soddisfatta di questo sito e non trovo altre parole per descriverlo.

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Se dovessi dare un voto a EFP da 1 a 10 (indipendentemente dalla mia esperienza) sarebbe un 6,5. Si tratta di un sito che ha sicuramente bisogno di migliorarsi in diversi aspetti. Non intendo la grafica, poiché è semplice e non ha bisogno di ritocchi. Mi rivolgo dunque alle storie che a mio parere dovrebbero essere ordinate secondo la popolarità e non secondo la data di pubblicazione, poiché magari una storia può essere fantastica, ma non essendo stata ancora aggiornata viene gettata in seconda pagina. Sicuramente sarebbe più gradito se diventasse una sottospecie di social network, dove gli autori si sentono realmente liberi di esprimere i loro pensieri e non vincolati da regole severe. Un consiglio che darei alla popolazione di EFP è quello di non sentirsi dei grandi autori, poiché siamo tutti alle prime armi e non ci possiamo vantare di essere migliori; c'è sempre qualcosa da imparare.
Se dovessi consigliare una storia postata su EFP sicuramente sarebbe Lei Voleva Solo Essere Ascoltata di Stella Cadente. Si tratta di una fanfiction su The Ring scritta veramente bene e se non altro molto diretta; l'autrice riesce davvero a esprimere bene le sue emozioni e secondo me ha la stoffa per diventare una scrittrice.

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Se dovessi dare un voto a Wattpad da 1 a 10 sarebbe sicuramente un 8,5. Direi che è un ottimo sito, ma soprattutto una buona rampa di lancio per mettersi alla prova. Anche questo ha bisogno di migliorarsi, ma in questo caso si tratta di errori tecnici, per esempio spesso non lascia commentare nei profili delle altre persone. Ho semplicemente adorato il fatto che fosse un social network e ciò rende tutto molto più bello e spassoso; non è un sito mentalmente chiuso e soprattutto non ci sono regole che soffocano la fantasia degli autori.
Se dovessi consigliare una storia postata su Wattpad sicuramente sarebbe Come Carta di Imprigionata. Questa autrice scrive in un modo strabiliante e coinvolgente. La sua storia mi è piaciuta molto e quindi la consiglio assolutamente.

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Ebbene per questa recensione è tutto! Potete seguirmi su Wattpad qui; su EFP qui e leggere tutte le mie storie, sperando che vi piacciano e che vi lascino un segno.
Ciao e alla prossima recensione!

Maryleescence.